Nel Canale della Giudecca le Regate del Redentore

Si sono svolte nel pomeriggio di oggi, 18 luglio, a partire dalle 16 nelle acque del Canale della Giudecca, le Regate del Redentore della stagione remiera 2021, che hanno visto gareggiare giovanissimi su pupparini a due remi, uomini su pupparini a due remi e infine uomini su gondole a due remi.

Al termine sono stati proclamati vincitori:

  • nella gara giovanissimi su pupparini a due remi Tommaso Rosan e Alessandro Bergo dell’equipaggio canarin (giallo);
  • nella gara uomini su pupparini a due remi Marco Lazzarini ed Anthony Vianello dell’equipaggio rosso;
  • nella gara uomini su gondole a due remi Andrea Bertoldini e Mattia Colombi dell’equipaggio verde.

Ha seguito le regate e partecipato alle premiazioni il consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni Giovanni Giusto: “Tre appassionanti regate, molto equilibrate. Bellissima quella dei giovanissimi, altrettanto la cosiddetta ‘serie B’. Non ultima la regata più attesa, quella su gondole a due remi, spettacolare dall’inizio alla fine, non si poteva puntare su un vincitore né su un ultimo classificato. Ciò dimostra la grande capacità dei vogatori di questa giornata, la sapienza del saper vogare unita alla tenacia del resistere. Oggi abbiamo avuto una grande risposta: la voga veneta si sta specializzando. Una bella Festa coronata dalla parte più tradizionale di quest’evento”.

Glossario
Bucintoro

Bellissimo naviglio e ricchissimo per profusione d’intagli, di dorature, di velluti, che la Repubblica usava nelle solenni occasioni di pubbliche comparse, trovandosi di lui cenno anche ai tempi del Doge Pietro Tradonico. Sin dall’anno 1311 il Bucintoro era mosso a rimorchio, poi a forza di remi.
L’ultimo fu varato il 12 gennaio 1728. Era lungo 34.800 metri, largo 7,308 metri, alto 8,352 metri. L’altezza era divisa da una coperta, in due piani, di guisa che essendo maggiore la parte elevata di quella immersa, non si faceva uso del naviglio se non quando il mare e il cielo fossero stati tranquilli e sereni.
Aveva 42 remi mossi da 168 operai scelti dell’Arsenale. Barbaramente e scioccamente bruciate nel 1798 dagli occupanti francesi le parti dorate di questa storica nave, il Bucintoro fu armato con 4 grossi cannoni, cambiando il nome in quello di ‘IDRA’, per servire alla difesa della laguna e come prigione per le ciurme.
E’ incerto se ‘Bucintoro’ derivi da ‘Bucio’ o ‘Buzo’, particolare naviglio il quale una volta arricchito di sculture dorate può avere assunto il nome di ‘Bucio d’oro’ e da qui ‘Bucindoro’ e poi ‘Bucintoro’; altri lo fanno derivare dal latino ‘ducentorum’ o meglio da un naviglio adatto a duecento uomini, termine corrotto poi in ‘bucentorum’”.

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