Venezia 1600 - omaggio alla Regata Storica

Regata Storica 2021: domenica si disputa la gara su remi più antica della città di Venezia

Domenica 5 settembre torna l’appuntamento con la Regata Storica di Venezia, una delle manifestazioni più antiche che si svolgono in città e che quest’anno assume un’importanza particolare per le celebrazioni dei 1600 anni di Venezia. Una competizione tra i pescatori attivi in laguna si svolgeva di fatto quotidianamente quando, dopo una notte di lavoro, cercavano di arrivare per primi, con la loro imbarcazione, predisposta per la caratteristica “voga alla veneta”, ovvero con i rematori posti con lo sguardo verso la prua, al mercato di Rialto, per spuntare i prezzi più alti per il loro pescato.

Notizie di regate appositamente organizzate, per celebrare festività religiose o avvenimenti importanti, si hanno a partire dalla seconda metà del tredicesimo secolo.

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Scalmo delle barche lagunari. Di dimensioni e forme diverse in relazione al tipo di barche.

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La prima testimonianza scritta di questa gara tra imbarcazioni a remi, tipiche della laguna veneta, è del 1274, in cui si legge che, nello “Splendor magnificissime Urbis Venetorum, die 16 septembris” viene “indicta regatta cum navigiis habentibus remos viginti”. Quindi già nel XIII secolo la Repubblica Serenissima sostiene e promuove manifestazioni sportive di questo tipo in cui si celebrano la potenza e l’abilità marinara dei veneziani.

È nel 1315 che il Senato regolamenta lo svolgimento di questa gara, legando l’aspetto ludico-sportivo alla ricorrenza della Festa delle Marie e creando così uno spettacolo unico che diventa motivo di orgoglio e prestigio per la città e testimonianza del primato e della ricchezza di una delle Repubbliche Marinare più potenti e influenti del Mediterraneo.

La famosa Veduta di Venezia di Jacopo de’ Barbari del 1500 costituisce la prima testimonianza iconografica della regata, che allora si svolgeva nel tratto di laguna compreso tra il Lido e Piazza San Marco, su barche a quattro rematori.

Nonostante i complessi eventi storici che Venezia attraversò dopo la caduta della Repubblica Serenissima nel 1797 – dall’occupazione francese prima a quella austriaca poi, passando attraverso due guerre mondiali – la Regata Storica è rimasta un appuntamento a cui i veneziani non hanno rinunciato e che hanno voluto e saputo conservare da allora fino ai giorni nostri.

Quella che viene considerata la prima regata “moderna”, è però datata 1841, anche se disputata con un numero e dei colori diversi di imbarcazioni. Le spese per la manifestazione diventeranno di spettanza pubblica e non più privata. Proprio a partire da quest’anno, infatti, la competizione assumerà le sembianze che ancora porta: organizzata dal Municipio di Venezia sotto spettanza delle autorità austriache e gestita come competizione da svolgersi lungo il Canal Grande per “incoraggiare i gondolieri a mantenere in onore la decantata loro destrezza”.

Per tutto l’Ottocento e il primo ventennio del Novecento, la regata in Canal Grande continua però a non avere una cadenza fissa, ma viene organizzata in occasione di avvenimenti importanti. Come quella del 1856, ad esempio, per la visita dell’imperatore di Austria-Ungheria Francesco Giuseppe e della moglie Sissi, o quella del 1866 per l’annessione del Veneto al Regno d’Italia. E ancora quella del 1892, in occasione della prima edizione della Biennale.

È nel 1899, in occasione della III Biennale Internazionale d’Arte, su proposta del sindaco Filippo Grimani, che la regata assume il connotato di “Storica”.

Dal 1922 la Regata Storica si svolge annualmente con l’organizzazione del Comune di Venezia: l’unica interruzione è quella dovuta alla guerra, tra il 1939 ed il 1946, anche se una edizione viene disputata nel 1942, nel pieno del conflitto, per essere utilizzata nel film “Canal Grande”, con Cesco Baseggio, ambientato alla fine dell’Ottocento.

Alla regata tradizionale dei gondolini, riservata agli uomini, si sono aggiunte, nel corso degli anni, varie gare: quella delle Caorline a sei remi (dal 1951); dei Giovanissimi (dal 1976); delle Donne (dal 1977, anche se si erano già corse due gare, nel 1953 e 1954). A ogni competizione accedono, dopo le qualificazioni che si svolgono nell’arco dell’anno, nove imbarcazioni che si contendono le “bandiere”: ai primi classificati spettano quelle rosse, ai secondi le bianche, ai terzi le verdi e ai quarti le azzurre.

I punti cruciali e le tappe fondamentali delle gare delle varie tipologie della regata sono: lo “spagheto” (il cordino) teso alla partenza davanti ai giardini di Sant’Elena; il “paleto”, un palo infisso nel mezzo del Canal Grande di fronte alla stazione ferroviaria di Santa Lucia, dove – così si afferma per tradizione – si determinano i vincitori; la “machina”, una sorta di edificio galleggiante che poggia su una chiatta ancorata in volta de Canal, davanti a Cà Foscari, ricca d’intagli policromi e dorati, luogo deputato alla conclusione delle gare e per l’assegnazione dei premi consistenti in denaro e bandiere.

Caratteristico della giornata è il corteo storico di apertura, organizzato dal secondo dopoguerra, a rievocazione dell’arrivo di Caterina Cornaro a Venezia, regina di Cipro, che rinunciò volontariamente al suo trono in favore della Repubblica di Venezia nel 1489, determinandone l’ufficiale annessione alla Serenissima. Il corteo si compone da una sfilata di decine e decine di imbarcazioni tipiche cinquecentesche, multicolori e con gondolieri in costume, che trasportano il doge, la dogaressa Caterina Cornaro e tutte le più alte cariche della Magistratura veneziana, in una fedele ricostruzione del passato glorioso di una delle Repubbliche Marinare più potenti e influenti del Mediterraneo.

 

Fonte: Ufficio Stampa Venezia 1600